L’implantologia orale è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con altrettante radici sintetiche ancorate nell’osso che possono sostenere denti singoli, gruppi di denti o possono anche fungere da supporto per una protesi completa (la cosiddetta dentiera).
Occorre ricordare che l’utilizzo della soluzione implantare permette di conservare integri i denti naturali adiacenti allo spazio da colmare in quanto la protesizzazione degli impianti non coinvolge se non di rado anche i denti naturali.
L’implantologia costituisce una delle branche dell’odontoiatria che maggiormente consentono di ottenere una perfetta riuscita funzionale ed estetica allo stesso tempo.
Le protesi dentali se mobili possono spesso comportare una serie di disagi per il paziente, come l’insufficiente stabilità dei denti all’interno della bocca o il fastidio di dover rimuovere sempre la protesi per poter effettuare l’igiene orale.
Può inoltre subentrare una problematica di natura estetico psicologica, specie nei pazienti più giovani costretti a indossare le “dentiere”.
Oggi è possibile invece fissare in maniera permanente la protesi dentaria con l’implantologia all on four così da renderla stabile.
L’implantologia All on four è una tecnica odontoiatrica moderna che consente di riabilitare intere arcate dentali danneggiate e/o molto compromesse, o addirittura prive di denti.
La chirurgia orale comprende un ampio numero di interventi eseguiti in anestesia locale ed in ambiente ambulatoriale, per il trattamento di numerose situazioni cliniche come la mancanza dei denti o di condizioni patologiche come granulomi, cisti dei mascellari o denti inclusi.
In casi particolari, o quando il paziente lo richieda, è possibile eseguire interventi di chirurgia orale, anche, in anestesia generale o in sedazione, con il fine di minimizzare gli stress e l’ansia durante l’intervento.
Tra i più frequenti interventi di chirurgia orale c’é l’estrazione dei denti del giudizio inclusi per motivi di spazio.
Le patologie periapicali sono malattie infiammatorie, spesso asintomatiche, causate da germi ed infezioni presenti all’interno dei canali degli elementi dentali.
L’ortodonzia è quella particolare branca dell’odontoiatria che studia le diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari; è attuata esclusivamente dagli odontoiatri e specialisti in ortognatodonzia.
Essa ha lo scopo di prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie mantenendo o riportando gli organi della masticazione e il profilo facciale nella posizione più corretta possibile.
La pratica ortodontica consiste sostanzialmente in due tipi di terapia che molto spesso sono consequenziali. Terapia chirurgica: si attua estraendo quei denti che ostacolano l’allineamento e l’articolazione degli altri o la corretta posizione dento-facciale.
La terapia chirurgica parodontale è riservata a quei pazienti in cui la terapia non chirurgica non è stata in grado di eliminare completamente le cause dell’infiammazione dei tessuti attorno ai denti, con l’obiettivo di cercare di ridurre i danni prodotti dalla malattia parodontale.
Essa permette anche di ostacolare la crescita dei batteri che vivono in assenza di ossigeno e ha il vantaggio di facilitare il controllo della placca.
L’odontoiatria conservativa si occupa di trattare le lesioni a carico dello smalto e della dentina dei denti (in principal modo dovuta a carie, ma anche a traumi) con la finalità di restaurare la normale funzione ed estetica di quest’ultimi.
Per restaurare tali lesioni, è possibile utilizzare:
una tecnica diretta (l’odontoiatra prepara nel dente una idonea cavità e la ottura nella stessa seduta);
una tecnica indiretta (l’odontoiatra prepara una cavità, e ne rileva un’impronta che passa poi ad un laboratorio odontotecnico. L’odontotecnico (tecnico specializzato nel costruire manufatti quali dentiere, protesi dentali, intarsi) costruisce poi un manufatto su misura, di grande precisione, che verrà cementato sul dente dall’odontoiatra nel corso di una seduta successiva).
Individuare, curare e intervenire su paradontiti, gengiviti e malattie paradontali;
se vedi sanguinamento
o gonfiore delle gengive, soffri di alitosi
Se soffri di piorrea o se hai sintomi ‘fastidiosi’ in bocca
Dette anche faccette estetiche sono sottilissime lamine di ceramica, porcellana o materiale composito che vengono applicate sui denti anteriori.
La preparazione del dente per l’applicazione della faccetta é altamente conservativa e lavora solo su una minima parte di smalto.
Quando si usano:
Le faccette in ceramica sono da trattasi esattamente come i denti naturali: possono essere soggetti a scheggiamenti o rotture a contatto con cibi duri.
Il trattamento con Invisalign® si compone di una serie di aligner quasi invisibili e rimovibili che vengono sostituiti ogni due settimane da un nuovo set.
Ciascun aligner è realizzato appositamente e soltanto per i tuoi denti.
Quando si sostituiscono gli aligner, i tuoi denti si muovono, piano piano, settimana dopo settimana, finché non si saranno allineati nella posizione finale definita dal tuo dentista.
Inoltre un programma di trattamento virtuale 3D (software ClinCheck®) mostra gli spostamenti che i tuoi denti seguiranno nel corso del trattamento.
Ciò ti permette di sapere in anticipo quale sarà l’aspetto dei denti al termine del trattamento. I risultati del sistema ClinCheck consentono di realizzare degli aligner trasparenti su misura per te.
Lo sbiancamento dentale serve a riportare il dente al colore naturale che può essere andato perso nel corso degli anni per diverse cause tra cui l’assunzione di caffé o fumo fino a schiarire il colore originale di qualche tono.
I metodi di sbiancamento possono essere di due tipi: per sfregamento o chimico.
Il mezzo sbiancante più diffuso è costituito da un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38% c.a., che una volta esposto a particolari fonti luminose o laser si attiva liberando ossigeno.
Una volta liberato, questo gas penetra nella struttura del dente, innescando reazioni di ossido-riduzione che scompongono le molecole delle macchie in composti più piccoli, incolori e facilmente eliminabili.
Le patologie che possono essere curate con la tecnologia laser sono molteplici: dalla cura delle gengive alla rimozione della carie, dalla desensibilizzazione allo sbiancamento dentale fino alla chirurgia e all’estetica.
Il laser trova un’incredibile possibilità di utilizzi e di applicazioni che affiancano e, in molti casi, sostituiscono le tecniche ed i protocolli terapeutici tradizionali. È una terapia minimamente invasiva visto che non intacca i tessuti circostanti.
Il laser permette di eseguire interventi chirurgici e terapeutici riducendo l’eventuale necessità di anestetico, di punti di sutura e di farmaci. Una rapida guarigione dunque, che evita l’insorgere di spiacevoli complicanze post-operatorie .
La prima cosa che ci colpisce guardando il volto di un individuo è il sorriso. Giustamente è considerato da moltissime persone come il principale fattore estetico del viso.
Purtroppo, alcune volte, si possono vedere dei sorrisi che espongono in modo eccessivo la gengiva compresa tra i denti dell’arcata superiore e il labbro superiore (Gummy smile).
Tralasciando i metodi di ripristino estetico dei denti frontali che oggi hanno raggiunto tecniche molto valide specie con l’uso delle ceramiche integrali e delle faccette in porcellana, esiste oggi la possibilità di “addormentare” il muscolo orbicolare con l’uso della tossina botulinica.
Questa tossina, inoculata alla radice del naso agisce sul muscolo in questione rendendolo meno tonico. Il risultato è che rilasciandosi, il labbro diviene appena più lungo, i muscoli elevatori del labbro non riescono più a sollevarlo del tutto e così si riduce l’esposizione gengivale.
La gengivoplastica è un procedimento chirurgico di modellazione del tessuto gengivale, con assottigliamento del margine gengivale.
Viene praticata da sola in caso di gengivite ipertrofica senza tasche gengivali, o insieme alla gengivectomia in caso di parodontopatia.
L’obiettivo della gengivoplastica consiste nel rimodellamento del margine gengivale in prossimità del dente al fine di ripristinarne la forma naturale e anatomicamente corretta.
Oltre all’aspetto estetico, tale procedura, favorisce l’eliminazione di residui di cibo durante il morso e la masticazione e comporta nel complesso una minore traumatizzazione del parodonto marginale.
Nelle ricostruzioni dentarie il composito utilizzato è costituito da una matrice di resina epossidica in cui sono inseriti elementi che aggiungono varie proprietà, come ad esempio una maggiore resistenza meccanica, un colore ed una traslucenza simili ai denti naturali e la possibilità di essere rilevati in radiografia.
I vantaggi del composito rispetto agli altri materiali da ricostruzione sono:
ESTETICA: grazie alle sostanze contenute al suo interno il composito permette di riprodurre fedelmente non solo la forma, ma anche il colore dei denti naturali, rendendo le ricostruzioni perfettamente invisibili. I compositi infatti possono avere diversi colori: i più attuali hanno colori più opachi per la dentina e trasparenti e brillanti per lo smalto.
IMMEDIATEZZA: i compositi vengono polimerizzati (cioè induriti) utilizzando una particolare lampada che li sollecita e li attiva. Al termine della seduta, quindi, la ricostruzione avrà già raggiunto le caratteristiche meccaniche definitive e non sarà necessario aspettare di lucidarla o anche solo aspettare di mangiare.
L’igiene dentale è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione di tutte le patologie del cavo orale mediante terapie e trattamenti quali:
sbiancamento, detartrasi, diagnosi di igiene dentale, prescrizione di collutori, fluoro e presidi di igiene domiciliare e tanto altro.
È praticata dall’odontoiatra o dall’igienista dentale.
L’igienista dentale, laureato in Igiene Dentale, esercita la sua professione su indicazione dell’odontoiatra e senza l’obbligo di presenza dello stesso.
L’otturazione (o riempimento) dentale è una comune procedura odontoiatrica indicata per restaurare i denti danneggiati da processi cariogeni, ripristinandone struttura, morfologia ed integrità.
L’otturazione dentale è sempre anticipata dalla rimozione del danno (es. carie) e dall’accurata disinfezione della zona. Solo successivamente, il dentista procede otturando (ovvero tappando) le fessure od i canalicoli che i batteri, perforando smalto e dentina, hanno procurato al dente.
La ceramica è un materiale estremamente biocompatibile, quindi molto adatto alla costruzione di capsule dentali, ponti o da applicare sugli impianti dentali.
È utilizzata anche per la costruzione di faccette ed intarsi.
Per quanto riguarda le capsule, ne esistono due tipologie: quelle costituite da due strati di cui uno interno in lega metallica e uno esterno in ceramica, e quelle costituite da un solo strato tutto in ceramica, chiamate corone in ceramica integrale.
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